mercoledì 28 dicembre 2011

Blitz di "guerrilla intellettuale"

La primavera scorsa, stagione ricca di fermenti e di germogli d'idee, tra le altre cose fu coniata l'espressione "guerrilla intellettuale". Come m'immagino un atto di "guerrilla intellettuale"? Immagino, per esempio, un blitz di scriventi anonimi e indomiti che irrompono inaspettati durante una sfilata di scrittori e si mettono a leggere un brano (se riescono, più di uno) bizzarro e inaspettato.
Lo spazio degli interventi del pubblico in epoca di videocrazia, si è progressivamente ridotto e le possibilità di risposta-interazione durante le presentazioni e le letture quasi annullato. Il pubblico è dato per scontato che sia muto, acquiescente fruitore, consumatore. Per cui, anche nel caso piuttosto raro che il brano letto dai letterati ribelli fosse di scarsa qualità, varrebbe il gesto eversivo di porsi in alternativa rispetto a formule già molto codificate e ritualizzate.

Nessun commento: