martedì 27 dicembre 2011

Epitaffi plurimi compositi di Piero Pieri

I
Su questo tumulo giace un cumulo di rovine
ammonticchiate fin dall’incauta nascita sul sepolcro dell’esistenza.
Ma non crediate voi passanti che lo yogurt della vita
sia stato per lui il nettare da cui suggere muggendo gioia.
L’uomo che qui riposa si gode statico il fresco del nulla
e più non aspetta ansioso l’alba per porre fine al puro terrore della notte
quando risorgenti allucinazioni dardeggiavano l’incubo intero della vita.
II
Dona, oh Signore la pace eterna a questo smanioso anfetaminico
che per tutta la sua scalpitante vita rincorse impavido la gloria della ricchezza
finendo sovente protestato per scarsa cultura aziendale ed estro innato nella spicciola truffa.
Di lui la vedova e i figli tutti ricordano l’anno della Jaguar e i trenta anni della Ford Fiesta.
Con la prima auto colmò di luce la famiglia adorante un sì gran padre
con la seconda spense la luce a tutti, e perfino l’Enel dette una mano al moroso,
così innamorato della vita ricca che durò al buio fino all’estrema unzione.
- Mo’ sto bene- disse, illuminando un sorriso già ebete di morte.

III.
Qui riposa in pace un grande chattatore, esperto delle mille arti virtuali
che ci vogliono per ben figurare nel video del tutto è nulla.
Conobbe donne bambine malate di nervi, anziane cretine malate di giovinezza,
ragazze alienate fin dalla più tenera età e solitarie signore in cerca di affollata solitudine.
Nessuna di queste volle incontrare dal vivo seguendo l’onesto principio che i fantasmi non esistono.
Per amore del grande chattatore due signore si suicidarono uccidendo il proprio nik-name.

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